PRODUZIONI

Appunti di Viaggio


Inquietudine d’Amore
Scheda tecnica
Musica
Allestimenti
Yukio Mishima
Toshiro Mayuzumi

Un uomo, una donna, un magazzino, un porto, una nave da aspettare, qualcuno o “qualcosa” che non ti aspetti…: questo è Inquietudine d’Amore.

Il testo è chimica dei sentimenti, Shigeru e Michiko reagiranno all’amore e al mondo proprio come elementi chimici posti in condizioni costruite, in ambienti artificiali, stretti… il magazzino: manca lo spazio. La luna, le stelle, la gente, i negozi sono fuori. Qui, tra le casse, c’è soltanto un topo, ma chi è in trappola?

Ai No Fuan, atto unico, 1949, Yukio Mishima, Giappone, cronologia: quattro anni dopo Hiroshima e Nagasaki. I due protagonisti non sanno e non possono piu’ credere neanche ai proverbi… “watari ni fune”, “una nave per scappare…” era così, per il mondo di ieri, e adesso?

Una nave non basta, una nave porta via, non salva, non offre un porto, Michiko e Shigeru non sono marinari che conoscono le maree e le rotte, sono marinai delle città del ‘900, della fuga e della ricerca… eppure Mishima si rifugerà e crederà ancora nel e al suo Giappone, quello dei samurai. – 1968, Lezioni spirituali per giovani samurai: “L’attività mentale è possibile soltanto prima e dopo l’azione”.

Nel magazzino arriverà qualcuno, ma non la nave che aspettano: arriverà un marinaio, presenza scontata in un porto, ma, dall’Ulisse di Omero a quello di Joyce, i marinai sono cambiati…
Set strumentale:
Pianoforte a mezza coda, marimba, xilofono, un timpano, glockenspiel, una campana tubolare, tamburo militare, tre piatti sospesi, gong, lastre, metal wind chimes, conchiglie, vetri, bass drum sea, bastone della pioggia.
Scenografia:
Una scrivania, una sedia in vimini, lampada da tavolo, libri, una penna stilografica, un portone sprangato, una grata, due casse di legno, altre casse, pacchi, bidoni, stuoie di paglia, un baule.
Materiale tecnico:
2 microfoni condensatore per pianoforte, 3 mic. condensatore per percussioni, 3 radio-microfoni ad archetto o spilla per attori, 12 pc 1000w con bandiera e telaio portagelatine, un seguipersona, 4 luci da leggio, mixer audio, impianto audio adeguato all’ambiente, mixer luci, dimmer, videoproiettore (al chiuso 2500 ansi lumen, all’aperto 5000 ansi lumen), schermo e postazione pc per gestione videoproiezione.

Lo spettacolo puo’ essere rappresentato al chiuso o all’aperto e può variare a seconda delle caratteristiche dello spazio di rappresentazione: dimensioni e acustica
Durata stimata:
45 minuti.
Brani:
– Toshiro Mayuzumi “Concertino per Xilofono e Orchestra”, (versione per xilofono e pianoforte)
– Isaac Albeniz Evocation volume primo, “Evocation” e “El Puerto”
– Alfredo Casella “Variazioni su una Ciaccona”
– Andrè Boucourechliev “Tombeau pour clarinette en la et percussion ou piano”
– Rich O’Meara “Restless”, “Tune for Mary O.”
- Momenti di improvvisazione e temi appositamente composti

Giovedì 27 ottobre 2005, ore 21 – Auditorium Centro Giovani – Asti (+ 1 replica ore 22)
Biografia:
Nasce a Tokyo nel 1925 e muore suicida nel 1970. Personaggio difficile e complesso, spesso travisato ed etichettato con estremismo, era un “ conservatore decadente”, come lo definirono numerosi intellettuali che lo incontrarono nella sua casa in stile occidentale nel sobborgo di una città giapponese.

Scrittore aggressivo, difensore di una cultura tradizionale basata sul rituale, rimase però il più “occidentale” fra gli autori giapponesi della sua generazione. L’intreccio di arte e azione e la tragica coerenza dell’uomo segnano il suo percorso.

Il 25 novembre 1970, pochi istanti prima di praticare il seppuku, rituale suicidio dei samurai con cui pose fine ai suoi giorni, Mishima legge il suo ultimo testo: “Proclama” e lascia nel suo studio un biglietto: “La vita è breve ma io vorrei vivere sempre”.

Tra le sue opere: Confessioni di una maschera, Il Padiglione d’oro, che Toshiro Mayuzumi trasformò in opera, La voce delle onde, Sole e Acciaio, Lezioni spirituali per giovani samurai e Il Mare della Fertilità.
Biografia:
Nasce il 20 febbraio 1929 a Yokohama e studia presso la Tokyo National University of Fine Arts and Music con Ikenouchi e Ifukube. Da studente si distingue come compositore aperto e alla ricerca, che sa scrivere utilizzando il linguaggio tradizionale del tardo romanticismo, (Sonata per violino), 1946, ma è attratto anche dal linguaggio del jazz, (Divertimento per 10 strumenti), e dalla musica tradizionale indiana e balinese, (Sphenogrammes).

Proprio quest’ultima composizione segna l’inizio della sua affermazione in campo internazionale, con l’esecuzione nel 1951 al ISCM Festival. Nello stesso anno è a Parigi dove studia con Aubin e conosce le esperienze di Boulez e Messiaen. A Tokyo nel 1953 fonda con Dan e Akutagawa il Sannin no Kai, il gruppo dei tre.

Nel suo percorso Mayuzumi ha sempre sperimentato nuove vie, fu il primo compositore giapponese a realizzare un esempio di musica concreta con il suo X, Y, Z del 1955. Utilizzò il pianoforte preparato, procedimenti dodecafonici, seriali e aleatori.

Nel 1958 con Nirvana Symphony si apre una nuova esperienza nella musica di Mayuzumi: l’autore si dedica alla ricerca sulla musica e la filosofia buddista e sulla musica tradizionale giapponese.Mayuzumi realizzò anche musiche per film e per lavori teatrali; collaborò in piu’ occasioni con lo scrittore Yukio Mishima, realizzando le musiche di scena per Rose e Pirati e trasformando in opera il Padiglione d’oro. Il Concertino per Xilofono e Orchestra del 1965 è tappa di un viaggio nel mondo delle percussioni che continuerà con il Concerto per Percussioni e Orchestra dell’anno successivo.